Gli Arcani Egizi dei Tarocchi secondo Antoine Court de Gébelin di Elisa P. Sanacore

Arcani egizi dei Tarocchi Elisa Sanacore
Elisa P. Sanacore, Gli Arcani Egizi dei Tarocchi

Il saggio Du Jeu des Tarots di Antoine Court de Gébelin, che troviamo all’interno dell’VIII volume della sua opera enciclopedica Le Monde Primitif, pubblicata nel 1781, è diventato famoso, ed è ancora conosciuto e citato ai giorni nostri, perché in esso Gébelin ipotizza l’origine egizia dei Tarocchi. Questa sua ipotesi fu la prima di una lunga serie nella quale vari autori hanno interpretato i Tarocchi in chiave esoterica.
In Le Monde Primitif, Gébelin descrive e analizza le civiltà antiche e come esse hanno influenzato la nostra cultura occidentale trasmettendo simboli, miti e allegorie che hanno attraversato i secoli. Le “idee egizie” si possono trovare ovunque, più o meno nascoste, più o meno evidenti.
Quando Gébelin parla dell’origine egizia dei Tarocchi non sta dicendo che i Tarocchi così come li conosciamo oggi, o meglio, così come li conoscevano verso la fine del XVIII secolo in Francia siano stati disegnati dagli Egizi; quello che afferma è che in quelle Carte si intravvedono simboli e allegorie che rimandano a una sapienza antica, che lui identifica con quella egizia.
Per comprendere il testo di Gébelin, e le molte allegorie alle quali fa riferimento e che fanno parte di un ambiente culturale esoterico complesso e a molti di noi estraneo, occorre essere animati dalla curiosità, e occorre armarsi di pazienza.
In questo libro seguirò, paragrafo per paragrafo, il testo di Gébelin, che ho tradotto dal francese, e spiegherò quegli elementi e quei riferimenti che potrebbero risultare oscuri a molti di noi, o che nel testo originale vengono solo accennati.
Inoltre, esaminerò solo il primo capitolo, quello in cui vengono spiegati gli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Questo è sufficiente per cominciare ad entrare nel filone del cosiddetto Tarocco esoterico.

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